Risposta a Daniele Vigna

Queste sono le prime e più elementari operazione che dovrebbe compiere il sig. Daniele Vigna prima di mettersi alla tastiera e vomitare scempiaggini assurde senza capo né coda.
Innanzitutto, va premesso che in Italia “ospitiamo” un numero abnorme di lupi (oltre cinquemila, non 3.300 come calcolato dall’ISPRA!) contro i circa 3.000 della Romania, i 2.000 della Spagna, i 1.900 della Polonia i 1.400 della Germania, i 1.000 della Grecia e i circa 600 della Francia.
Poi c’è da aggiungere che tale specie è stata giustamente declassata dagli Stati membri della Ue – dove prosperano oltre 20.000 esemplari –: da “rigorosamente protetta” a “protetta”, in quanto sono venute meno, in tutta Europa, le condizioni che avevano consigliato una tutela così severa.
Detto questo, il signor Vigna dovrebbe informarsi su come alcuni Stati membri della Ue “gestiscono” questo grande carnivoro: in Francia viene autorizzato l’abbattimento fino al 19% della popolazione; in Germania è previsto il disturbo, l’anestesia e il prelievo; in Austria sono adottate le stesse misure della Germania; infine, va ricordato che un Paese come la Svezia, con un territorio quasi doppio di quello italiano, ha deciso di limitare ad un massimo di 270 capi i lupi che attualmente sono meno di 500! Cinquecento, non cinquemila!
Ebbene, il signor Vigna evidentemente ignora che in Italia, nonostante il numero impressionante di esemplari, ogni tipo di abbattimento è illegale!
Ci piacerebbe quindi sapere non solo di quale “mattanza” va farneticando il signor Vigna ma anche da chi ha saputo che i cacciatori fremono dalla voglia di aprire la caccia a questo predatore che non si mangia né in umido né arrosto con le patate.
Se c’è qualcuno che semina fake news, forse è proprio il signor Vigna!

Roma, 8 ottobre 2024

IL PRESIDENTE
Paolo Sparvoli

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento